Capitale: Puno (3827 sul livello del mare).
Minima: 820 metri(Lanlacuni Basso).
Massima: 4725 metri (San Antonio de Esquilache).
CLIMA
La città di Puno è adagiata sulle rive del lago Titicaca e il clima è freddo e semi secco. La stagione delle piogge inizia ad ottobre e finisce ad aprile. La temperatura media annuale massima è di 14°C (58ºF) e la minima di 3°C (37ºF).
VIE DI ACCESSO
Terrestre
Lima-Arequipa-Juliaca-Puno: 1324 km(18 ore in auto).
Aerea
Voli regolari per Juliaca da Lima (1 ora e 45 minuti, con scalo ad Arequipa) e da Arequipa (25 minuti).
Ferroviaria
Cusco - Puno : 384 km (10 ore).
PROVINCIA DI PUNO
Riserva Nazionale del Titicaca
È un’area Naturale Protetta, creata nel 1978 con lo scopo di preservare le risorse naturali proprie dell’ecosistema del lago Titicaca e della puna e ha un’estensione di 36.180 ettari.
Nella riserva si sono registrati decine di specie di uccelli, di pesci e di anfibi. Le specie di uccelli sono quelle più numerose e ne esistono più di 60, tra cui da notare le parihuanas o fenicotteri, oche andine, gabbiani, keles, chullumpis e lequeleques (ci sono anche specie in pericolo d’estinzione)
La flora del lago è rappresentata da dodici varietà di piante acquatiche, tra le quali da menzionare la totora e il llachon
Isola Taquile
A 35 km a Est del porto di Puno (3 ore in barca).
La sua estensione approssimata è di 6 km2 e l’altitudine tra il porto e il villaggio varia leggermente, dai 3810 metri ai 3950 metri sul livello del mare. La temperatura massima è di 23ºC (66ºF) e la minima di 7ºC (37ºF).
I resti dell’isola risalgono a epoche preincaiche e si possono osservare nella parte alta. Durante la colonia e fino ai primi anni del XX secolo, il luogo fu utilizzato come prigione politica, ma, dal 1970, l’isola divenne proprietà esclusiva degli abitanti di Taquile. L’isola è caratterizzata da una popolazione molto amichevole che conserva i propri costumi, le tradizioni e gli abiti secondo l’antica usanza. Gli abitanti sono rinomati per i loro tessuti laboriosi e di fine fattura, con decorazioni simmetriche simboliche, di colori forti che riflettono il loro modello di vita, i costumi e le credenze andine.
Isola Amantaní
A 36 km a Nord-est del porto di Puno (3 ore e 30 minuti in barca).
Situata a 3817 metri sul livello del mare, Amantaní ha un’estensione di 9 km2. La flora del posto è caratterizzata dalla presenza di piante arbustive come la muña, la kantuta, la salvia, la tola e la patamuña. Sull’isola abitano otto comunità che si dedicano in special modo alla coltivazione della patata, del mais, della oca, della quinua, delle fave e dei piselli e il loro artigianato più rappresentativo è costituito dai tessuti e dalla scultura in pietra.
Tra le attrazioni naturali ci sono due belvedere nella parte più alta, da dove si può ammirare il lago in tutta la sua estensione, come anche alcuni resti preispanici, centri cerimoniali e un cimitero di mummie.
La Comnità di Llacchòn
A 74 Km a Nord-est di Puno, sulle rive del lago Titicaca (2 ore in auto).
Llachón è una piccola comunità di poco più di 1.300 abitanti che ancora conserva costumi secolari e manifestazioni culturali autoctone. Le principali attività della zona sono l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e l’artigianato. Si arriva a Llachón sia per una via interna, recentemente pavimentata per un tratto, sia per via lacustre, in barche a motore che partono dal porto di Puno e dalle isole di Taquile o da Amantaní; La località offre un eccellente turismo rurale e culturale consentendo al turista di convivere autenticamente con le famiglie del luogo.
Complesso Archeologico di Sillustani
A 34 km a Nord di Puno (35 minuti in auto).
Si trova sulle rive della laguna Umayo. È famoso per le sue chullpas, torrioni circolari in pietra eretti per ospitare i resti funerari delle principali autorità delle antiche popolazioni del Collao. Alcune raggiungono i 12 metri di altezza e la loro caratteristica è che la base inferiore è più piccola di quella superiore. A poca distanza dal complesso archeologico si trova il Museo locale, nel quale si conservano diversi pezzi delle culture Colla, Tiahuanaco e Inca.
Isole galleggianti degli Uros
A 5 km a Ovest del porto di Puno (20 minuti in barca).
Le isole degli Uros (3810 metri sul livello del mare) si trovano nella baia di Puno e sono circa 20. Ognuna è abitata da 3 a 10 famiglie uro-aymaras, che costruiscono e ricoprono le loro case con tetti di totora, anche se ci sono alcune che hanno sostituito i tetti tradizionali con calamina. Tra le isole principali da ricordare Tupiri, Santa Maria, Tribuna, Toranipata, Chumi, Paraíso, Kapi, Titino, Tinajero e Negrone.
Gli uros si chiamano tra loro “il popolo del lago” e le loro origini risalgono a epoche precedenti a quella incaica. Mantengono la tradizione della pesca artigianale, in special modo quella del carachi e del persico, come anche la caccia di uccelli selvatici. Gli uomini sono abili conduttori di zattere di totora e le donne ottime tessitrici.
Il clima freddo e secco, caratteristico del dipartimento, si attenua grazie all’azione delle masse d’acqua che evaporano costantemente.
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Informati sempre sugli usi e sui costumi della città e delle comunità che stai per visitare, per rispettarne le tradizioni e le credenze, ma anche per condividere al meglio con la popolazione gli avvenimenti più interessanti!
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Puno è stata la sede della cultura Tiahuanaco (dall’800 al 1200 d. C.), massima espressione del popolo Aymara, che si sviluppò nel territorio odierno compreso tra Perù e Bolivia; gli incas dominarono il territorio nel XV secolo e gli spagnoli lasciarono un’importante testimonianza coloniale in tutta la zona, attratti dall’attività mineraria che si realizzava nella zona. Oggi la città di Puno (3827 metri di altitudine) è capitale del folclore peruviano e sede della Festa della Vergine della Candelora, si adagia sulle rive del Titicaca, il lago navigabile più alto del mondo. I dintorni sono spettacolari: le Chullpas di Sillustani, un insieme di imponenti torri funerarie costruite dai Kollas; Juli, celebre per i suoi bei templi coloniali; Lampa con la chiesa del periodo del vicereame, costruita tra il 1675 e il 1685.
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