RUTA MOCHE
La cultura Mocheo Mochica è sorta e si è sviluppata tra i secoli primo e quarto, sullo sfondo della lunga e stretta striscia di deserto che caratterizza la la costa settentrionale del Perù.
Qui, i resti dei loro templi a forma di piramide, palazzi, fortezze opere di irrigazione, e grandiosi cimiteri testimoniano il massimo sviluppo artistico, tecnologico e la complessa organizzazione di questa incredibile cultura
I Moche crearono sconfissero il deserto creando complessicanali di irrigazione artificiale per deviare l'acqua dai potenti fiumi che scendono dalle Ande sino alla costa, rendendo quindi fertili terre che sino a quel tempo, erano piuttosto aride ed incolte. Le opere idrauliche dei Moche, hanno permesso di aumentare le produzioni agricole e di dare il via ad un periodo di prosperita di tutta la regione costiera, gettando le basi di un'economia forte. Questa popolazione, inoltre, si rese protagonista del commercio e della valorizzazione gastronomica dei frutti di mare, che insieme all’agricoltura hanno costituito la base del suo grande sviluppo economico/commerciale.
Questa popolazione fu protagonista, inoltre, di grande innovazione tecnologica dedicandosi alla produzione di metallo con un uso intensivo del prezioso rame nella produzione di ornamenti, armi e utensili. IN questo campo il risultato più importante è stato la creazione del “rame marrone”, attraverso una tecnica sofisticata che ottiene gli stessi risultati del più moderno sistema di “elettrolisi”, che come noto fu “inventato” in Europa soltanto alla fine del Settecento.
I Moche erano anche un popolo di valorosi e indomiti guerrieri, dove i più abili fra questi formavano piccoli eserciti professionali e godevano di un trattamento “quasi regale”. Questa grande potenza militare, e la conseguente organizzazione, garantivano un facile controllo politico e territoriale delle zone amministrate, ed era la ragione della creazione di complessi militari costituti da edifici situati strategicamente in tutta la valle e della realizzazione di “pareti o confini militari” di grandi dimensioni che gli strateghi di questa popolazione usavano per delimitare i domini o i piccoli regni di cui avevano il controllo.
Per i Moche, amanti della vita, la morte non era la fine! Dopo di essa, era credenza difusa presso di loro quella secondo cui gli uomini continuavano a vivere in un'altra zona del mondo, portando con se gli obblighi o privilegi che avevano già avuto e goduto in vita. Una testimonianza evidente di questa forte credenza si rinviene nelle numerose sepolture dei signori Moche che venivano interrato con ricchezze, valori, vettovaglie e merci. Ogni sepoltura, infatti, doveva rispecchiare il ruolo, il valore, la storia e la missione di ogni uomo all'interno della società, durante la sua vita.
LA CERAMICA DEI MOCHE
Una delle maggiori manifestazioni della cultura Moche è sicuramente la preziosa, creativa ed a volte "divertente" ceramica sviluppata da questo grande popolo.
I ceramisti Moche hanno reappresentato con maestria, ironia e tecniche sopraffine uomini, dei, animali, piante e scene complesse sotto forma di immagini o sculture decorate finemente con l'uso di pennelli.
Le bellezza delle ceramiche Moche si apprezzano sotto due aspetti e aree principali: la pittura e la scultura.
In queste ceramiche si può apprezzare una meravigliosa espressività, una fattura particolarmente plastica e una incredibile maestria nel reare dei veri e propri ritratti tridimensionali di uomini, donne, bambini, vecchi, atleti, guerrieri, malati e nobili signori. I canoni classici della perfezione e il realismo sono riconosciuti anche in ritratti presi da esseri mitologici, animali umanizzati o uomini con attributi zoomorfi. Erano molte le tecniche attraverso le quali i Moche riuscivano a trasmettere messaggi attrevaerso la ceramica, ad esempio, la posizione degli arti rappresentati sia pittoricamente che con la scultura sui vasi e sui manufatti poteva indicare calma o la gioia, mentre la posizione della testa (l'elemento più ritratto dai Moche) indicava, in relazione alla sua sistemazione, rispetto, dignità, tristezza, sofferenza, gioia, preoccupazione, iil tutto con con una efficacia espressiva davvero unica.
Non mancano nelle ceramiche moche, incongruenze anatomiche, che a volte rendono le stesse curiose, singolari o misteriose!
Non mancano nemmeno pittogrammi di scene complesse di cerimonie, battaglie, rituali di caccia e probabilmente di storie mitiche, oggi dimenticate o sconosciute.
Nei loro disegni schematici, la prospettiva è fornita sempre in maniera tale da ridurre la dimensione delle rappresentazioni lontane. Altre volte, i moche usavano separare pannelli orizzontali mostrando diversi livelli di realtà e dimensioni. In genere, nelle decorazioni del vasellame e delle opere, la dimensione e la proporzione degli attori che rappresentavano uomini di rango erano sempre maggiori di quelle degli uomini comuni.