La diversità biologica che si trova nel Parco Nazionale di Manu supera quella di qualsiasi altro luogo sulla Terra.
Proprio questa meravigliosa ricchezza naturale è valsa, nell’anno 1987 la nomina della zona a Patrimonio dell’Umanità, secondo l’Unesco.
Il parco è situato nelle province di Manu e Paucartambo, comprendente terre che si sviluppano sulle pendici orientali delle Ande e nell'Amazzonia peruviana.
L'area è situata all'interno del bacino del Rio delle Amazzoni e protegge quasi l'intero bacino del fiume Manu.
Rigogliose pianure alluvionali si trovano lungo i fiumi, create dai sedimenti depositati su di esse dalle inondazioni che i corsi d’acqua causano ogni stagione.
Le colline che occupano la pianura tra i fiumi che l’attraversano sono relativamente piccole, con pendii dolci, formando una topografia ondulata che copre gran parte del parco.
Ilparco del Manu può vantare una vasta gamma di altitudini, e tantissime specie di vegetazione quali la foresta pluviale di pianura tropicale, foresta pluviale tropicale montana e la vegetazione tipica della puna.
Le foreste di pianura si trovano nelle pianure alluvionali e sulle basse colline interfluvial.
Le foreste montane si trovano sulle colline più elevate e hanno meno rifornimento idrico e sono esposti alle temperature più basse di tutta la zona.
Nonostante l'elevata diversità di specie di piante in questa regione, la flora del Manu National Park è ancora poco conosciuta e gli inventari floristici realizzati su di esso devono essere considerati come “embrionali”.
Soltanto negli ultimi 10 anni, sono state identificate nel parco, all'interno di un territorio di modesta estensione, ben 1.147 specie di piante, ed è probabile che un numero di specie ancora più elevato si trovi ancora inesplorata all'interno delle zone più remote del parco.
Per quanto riguarda la fauna, sono stati identificati un totale di oltre 800 specie di uccelli e 200 specie di mammiferi; fra questi spiccano 6 specie di ara (i famosi pappagalli multicolore) tipici della foresta di pianura.
Tre aree, all'interno del parco, sono abitate da specie endemiche di uccelli: la pianura a sud-est del parco, la zona dello stesso che si estende sulle Ande orientali e quella che invece s allunga verso le Ande occidentali del Perù.
Nel Parco del si trovano ancora 13 specie di scimmie, oltre 100 specie di pipistrelli, 12 specie di rettili, oltre 77 specie di anfibi.
Per quanto riguarda la popolazione il parco del Manu è abitato da almeno quattro diversi gruppi indigeni: il gruppo Machiguenga, il Mascho Piro, il Yaminahua e l’Amahuaca.
Il gruppo etnico più conosciuto, e più grande, è il Machiguenga, che ha colonizzato nei secoli tutta l'area del Manu con l'eccezione degli altipiani e le regioni a nord del rio Manu. Le popolazioni della foresta sono per lo più nomadi, dediti ad una qualche forma di agricoltura sui terreni alluvionali, lungo il fiume e laghi (le cochas), alla caccia lungo i corsi d'acqua e all'interno della foresta, alla pesca e sulla raccolta di uova di tartaruga.
Tutte di cultura nomade, le popolazioni indigene praticano una agricoltura di base, dando fuoco ad un tratto di foresta primaria o ad un campo precedentemente coltivato e poi abbandonato, per poi riutilizzarlo negli anni successivi per una nuova coltivazione. I terreni sottoposti a questo trattamento sono poi abbandonati per almeno altri cinque anni e gli agricoltori aprono un uno nuovo fronte di coltivazione, in zone adiacenti, vicine o lontane, dopo essersi spostati su di esse.
Fortunatamente essendo più “semplice” disboscare e coltivare aree di “giovane” foresta secondaria o campi precedentemente coltivati, gli agricoltori nomadi preferiscono non “aggredire” con il fuoco o con le loro coltivazioni tratti di antica foresta primaria, circostanza che favorisce la conservazione delle specie di flora e di fauna nel’intera zona.
Tuttavia, un intensificarsi di questi sistemi di coltivazione tradizionale e della caccia all’interno dell’area del Parco potrebbe divenire un fattore di rischio per la sua conservazione, fatto per cui, alcuni considerano le popolazioni autoctone una minaccia per il futuro del Parco stesso.
Se si fa eccezione per il gruppo etnico Machiguenga, molto poco si sa circa il gruppo Amahuaca e sulla distribuzione del gruppo Yaminahua, anche perché le loro dimensioni, come popolazioni, sono piuttosto modeste.
Non ci sono città nel Manu, ma ci sono circa 70.000 abitanti di lingua Quechua raggruppati in 30 comunità rurali nella zona alta delle Ande, luogo in cui il parco si fa adiacente alla Provincia Paucartambo.