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Perchè Peruresponsabile non vola sulle Linee di Nasca.

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Nonostante sia noto che i GEOGLIFICI DI NAZCA (meglio noti come Linee di Nazca) rappresentino una delle maggiori attrazioni turistiche del Perù, la nostra organizzazione ha deciso, da tempo, di non inserire nei propri pacchetti di viaggio l’escursione per la visita delle stesse.

Ciò accade per una serie di motivi che tentiamo, brevemente, di elencare affinché anche voi viaggiatori siate consapevoli della importanza o, quantomeno, delle ragioni della scelta.


E’ necessario premettere che:

  • Il sorvolo sulle Linee di Nazca è un’escursione di circa 45 minuti, effettuata con piccoli aeroplani da 5 posti, che effettuano diverse acrobazie per permettere ai passeggeri di vedere le linee.

  • Secondo un recente studio - pubblicato nell’ottobre 2011 dal World Monuments Fund -, le Linee di Nazca rientrano nella lista dei 67 siti archeologici oggi in pericolo in quanto minacciati dai turisti (ovvero dalla modalità di visita che vengono sostanzialmente imposte ai turisti dagli operatori di turismo locale), dagli agenti atmosferici, e che sono tuttavia sprovvisti di un piano volto alla loro conservazione. 


In questo quadro, e dopo una esperienza diretta, Peruresponsabile.com ritiene che avallare con le proprie vendite la metodologia (oggi l’unica possibile) imposta dalle organizzazioni dominanti per la “visita” del sito archeologico della Pampa di Nazca rappresenti, lungi dal fornire una esperienza di approfondimento culturale e di accrescimento umano ai viaggiatori, un modo di aggravare lo stato di salute del sito stesso e, soprattutto, per alimentare la cultura del turismo massificato, privo di sicurezza e teso esclusivamente alla massimizzazione del profitto di grandi imprese (appunto le aerolinee e agenzie di viaggio monopoliste), a scapito della popolazione residente, della sicurezza dei viaggiatori e delle risorse complessive del Paese.


Inoltre, rispetto alla vendita dell’escursione per come somministrata dalle compagnie aeree che operano Peruresponsabile.com:


  1. Non è in grado di verificare che siano rispettate al 100% le condizioni di sicurezza per i viaggiatori che effettuano il sorvolo.

  2. Non è in grado di contrastare la politica di overbooking sistematicamente messa in pratica dalle compagnie monopoliste, con la conseguenza che spesso l’attesa per i voli prenotati (ma non operati correttamente  nei tempi previsti) determina disagi che si riflettono sulla corretta esecuzione del programma di viaggio.

  3. Non può garantire, con una ragionevole probabilità, che il sorvolo venga effettuato nel giorno e nell’ora prenotata in quanto, oltre a quanto sopra, spesso le condizioni meteo del (a pianura di Nazca è spesso soggetta a forti nebbie) pregiudicano il normale svolgimento delle operazioni di volo.


ALTERNATIVE ALL’ESCURSIONE AEREA?


IL MIRADOR

È possibile farsi un’idea di cosa siano le linee osservandone due dal Mirador, una torretta di 10 metri posta nei pressi della Carretera Panamericana Sur: “il grande albero”  e “le mani” sono le due figure visibili.


IL MUSEO ARCHEOLOGICO ANTONINI - Nazca


Il Museo Antonini é per noi diventata una tappa imprescindibile, per avvicinarsi alla cultura Nazca dal basso, dalla sabbia e grazie a ciò che il sottosuolo restituisce, in contrapposizione a un freddo sorvolo, che ben poco lascia oltre alla nausea e a delle foto sfocate.

Il Museo Archeologico Antonini è amministrato dal Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane (CISRAP), in base a un accordo fra questa ed il Governo Peruviano.

In esso si custodisce e si analizza il patrimonio archeologico proveniente dalle attività di ricerca realizzate dagli studiosi del "Progetto Nasca" nel centro cerimoniale di Cahuachi ed altri importanti siti della Valle del Río Nasca, fin dal 1982.

Le campagne di scavo sono condotte annualmente per un periodo variabile tra i tre e i sei mesi, con regolari autorizzazioni del Governo peruviano.

I risultati sino ad ora ottenuti hanno consentito di ricostruire in parte i costumi, le attività, l'economia e la società di una delle più importanti culture della costa meridionale del Perú.

Il Museo è una chicca, senza dubbio uno dei più belli del Perú e le brave guide locali sanno trasmettere l’entusiasmo e la passione che danno vita al progetto.

Il Centro dispone di numerose camere, molto confortevoli, con bagno privato e doccia con acqua calda che, quando non sono occupate da ricercatori, studenti e personale impegnato nelle campagne di scavo, vengono utilizzate per il turismo ricettivo. Il suo giardino interno, gelosamente e scrupolosamente mantenuto, è un’opera d’arte naturale che sembra scaturita da un meticoloso botanico, più che dalla passione di un archeologo. Ma è sufficiente passare un paio d’ore a Cahuachi, sotto il sole cocente, per capirne le ragioni e l’importanza: il giardino è una vera e propria oasi per chi, da più di 20 anni mangia la sabbia del deserto nasqueño.


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La declinazione dei principi generali secondo Peruresponsabile

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