Per chi decide di attraversare l’Oceano Atlantico e dirigersi in America Latina, è difficile resistere alla forza d’attrazione che esercitano Cusco e Machu Picchu. Cosi, anche un viaggio in Bolivia può rappresentare un pretesto per fare una capatina in Perú e regalarsi qualche giorno per godersi il magnifico connubio tra storia, archeologia e natura.
La Bolivia ha una geografia molto complessa ed aspra, dominata dalle vette andine della Cordigliera Reale e dalla pianura amazzonica. Non ha sbocchi naturali verso l’oceano, ma la natura l’ha dotata di alcuni mari salati d’altura, residui di ciò che l’immenso Lago Minchin era 30-40 mila di anni fa e di cui il Salar de Uyuni è l’esempio più grande e famoso. E’ tempestato da lagune, a loro volta salate, dalla composizione chimica bizzarra che conferisce colori ed odori variegati; è costellato da vulcani ed ospita un campo geotermico ribollente che crea fenomeni simili ai geyser. La fauna altamente specializzata, come le eleganti vigogne e le tre specie di flamenco, impreziosiscono un ambiente estremamente ostile e spettacolare e riportano il viandante sul pianeta Terra. I pochi insediamenti umani sorgono ai margini del salar - da dove è più semplice estrarre e commercializzare il sale - e dove il turismo ne ha indotto o incentivato la formazione.