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Piccola Guida Responsabile del Perù

Gabriele Serrau Presidente di Peeruresponsabile
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AGUAS CALIENTES – MACHU PICCHU – CUSCO

Icona della mappa del Peru

Quarto Giorno di trekking

La sera che si trascorre ad Aguas Calientes è quella più complessa da organizzare di tutto il viaggio. Praticamente tutta l’organizzazione ruota attorno alla visita al sito archeologico di Macchu Picchu. SI deve scegliere un buon hotel, (molti non sono di grande qualità in questa tappa nonostante quanto si possa vedere sui loro siti internet)


Tutto questo, in realtà, si può ovviare acquistando il famoso trekking, di sopra descritto, che prevede i pernottamenti e gli ingressi. Comunque, ci sono vari modi di approcciare il sito ma, per non farsi fregare di brutto, bisogna sapere come funziona il sistema delle prenotazioni, conoscere le differenze di prezzo e soprattutto sapere a cosa si va incontro quando si arriva. Tornando alla nostra opzione del trekking, come già detto, si parte alle 4.30 della mattina dopo aver fatto in albergo (se così si può chiamare) una buona colazione, ci si arrampica per circa due orette sulle pareti scoscese ma scalinate della montagna che conduce al sito di Machu Picchu e, poi, si arriva in cima alle 6/6.30 tutti fradici di sudore. La salita e molto suggestiva, anche per la destinazione che si deve raggiungere, ed è curioso arrampicarsi tutti con le torcette in mano, o sulla testa, e sentire tutti i linguaggi del mondo di persone che, come te, si stanno arrampicando tutto attorno ma che tu non vedi. Sembra che la montagna parli! Arrivati in cima si visita il sito (è opportuno arrivare presto anche perché non ci sono i controlli degli zaini e non si è obbligati a depositarli presso la polizia) e, chi ce la fa, si arrampica su Wayna Picchu, ovvero il famoso dente di roccia che sovrasta Machu Picchu (che tutti quanti, me compreso, prima di visitare il sito scambiano per il Machu Picchu che invece è il picco meno alto e che nelle foto classiche non si vede quasi mai, perché in realtà è sempre alle spalle dell’obbiettivo). Dal Wayna Picchu si gode una vista impareggiabile del sito archeologico, che si offre agli occhi con una prospettiva decisamente insolita. In realtà, il vero divertimento è la salita a questo picco. In cima c’è spazio appena per 20/30 persone e, a meno di non esserci saliti veramente presto, ci si può rimanere ben poco. La salità è pittutosto impegnativa, ma la possono fare tutti quelli che hanno un poco di pazienza. Tuttavia, in cima, a meno di non buttare di sotto tutti quelli che piano piano arrivano e vogliono, giustamente, godere di una della viste più suggestive al mondo, si può rimanere solo qualche decina di minuti. Si deve firmare un registro di entrata e di uscita, perché e successo spesso che qualcuno è salito e non è mai più sceso, probabilmente dopo aver deciso di scegliere uno dei posti più affascinanti del mondo per fare un bel volo fino a valle e mettere fine ai propri problemi…un bel modo di morire! Come avete letto, io sono arrivato al Machu attraverso il Lares Trail, guidato da una Agenzia, quest’anno, tuttavia, grazie ad un contatto con una ONG di turismo responsabile, abbiamo sperimentato una esperienza simile ma con una guida specializzata di montagna, ed è stato altrettanto meraviglioso, anzi, il servizio è stato ancora più personalizzato ed affidabile. Indovinate cosa dovete fare per provarlo pure voi?

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