top of page

Piccola Guida Responsabile del Perù

FOTO_GABRIELE_piccola.jpg
Chiedi Consglio a
Gabriele per il tuo viaggio

AREQUIPA - PUNO - LAGO TITICACA: Il Lago diamante

Icona Peru-Pacaya_edited.png

Altitudine: 3.850 mt slm

Percorrenza – 297 km di strada asfaltata – 6 ore circa con i mezzi pubblici.

Se si viaggia in pullman, si parte da Arequipa di sera tardi (è meglio), e si arriva a Puno la mattina del giorno dopo, prestissimo. Se invece si viaggia da soli, allora, è bello fare la strada anche di giorno, ma praticamente si impiega una mezza giornata o anche di più. Puno è risalente al 1668 ed è bagnata dalle gelide e intense acque del lago più famoso del mondo…il Titicaca.

A Puno bisogna prendersela calma, ragazzi, siamo a 4.000 mt slm e si fa fatica pure allacciarsi le scarpe. Quindi, il primo giorno si va piano piano. Si può fare una bellissima passeggiata sui dei divertentissimi risciò a tre ruote, guidati da dei peruani cocciuti e stremati che trascinano questi pesanti trabiccoli, con i turisti sopra, su e giù per la città facendo degli sforzi immani per qualche dollaro. Aneddoto: una volta, io, vedendo il nostro risciò-man oramai sul punto del trapasso causa collasso cardiovascolare, ho deciso di far accomodare il tipo al mio posto e mi sono messo a pedalare scorazzandolo per le vie di Puno. Bhè, dopo cento metri avevo le gambe dure come il cemento, dopo 500 metri avevo assunto le sembianze di una prugna secca, e dopo un kilometro ho abbandonato ogni velleità solidaristica e mi sono rimesso seduto al mio posto!!! Ubi maior, il risciò, cessat!!!! Comunque, Si può andare a visitare, sempre in risciò, la Nave Museo Yavari', orgoglio della marina peruana di fine ottocento, ancorata all'embarcadero di Puno.

 

E’ un vecchio battello a vapore con tre o quattro marinai d’equipaggio, di cui uno è donna, che fanno di tutto, dai motoristi alle guide turistiche, e spiegano con passione ed attenzione tutta l'odissea di questa nave arrivata a pezzi dall'Inghilterra fu, in seguito, ricostruita in 6 anni dopo che cinque ce ne vollero per trasportarla a dorso di mulo dalle coste del Perù sino a Puno. Si visita tutta la nave, compresa la sala motori dove si puà ammirare il più vecchio motore diesel del mondo con, 4 cilindri bellissimi e funzionante. La prima volta che l’ho visto, ho pensato alla macchina in cui rimane incastrato Charlie Chaplin in tempi moderni!!! Ora vi dico qualche cosa in più, visto che quest’anno, non potendo farne a meno, sono nuovamente tornato a trovare i miei amici marinai e mi sono preso un bel foglio di spiegazioni. Allora: la Yavarì, fu costruita per essere unna cannoniera, e avrebbe dovuto essere impiegata per controllare i confini sul Lago Titicaca. Ha una gemella, la Yapura, che attualmente è alla fonda sempre sul Titicaca, ed entrambe furono commissionate dal governo peruano, nel 1861, alla James Watt Foundry a Birmningam ed al Thames Ironworks and Shippbuilding. I peruani, già sapevano che avrebbero dovuto trasportare la nave a dorso di ciuco e, quindi, la ordinarono a pezzi…il risultato furono 2766 pezzi di nave da circa 120 Kg l’uno…tanto era il peso, infatti, che ogni somarello poteva, e doveva, trasportare. Entrambe le navi, a pezzi, furono imbarcate, su una terza nave, la Mayola, fino al porto di Arica, sulle coste pacifiche del Perù (porto che poi fu appunto perso nella guerra del pacifico a favore del Cile) e, poi, i pezzi furono inviati in treno fino a Tacna.

 

Ci vollero solo sei anni, ma i somarelli alla fine ce la fecero. Nel 1870, poi, la Yavarì venne varata e l’anno dopo navigò per la prima volta. All’inizio, la Yavarì funzionava con una caldera…cioè con una caldaia, e il propellente era costituito da cacca di lama e alpaca. Si, una nave a cacca! La Yavarì era una nave che andava a cacca! Poi, però, i Perùani si accorsero, vivaddio, che forse era meglio cambiare carburante (anche perché già gli era toccato allargare la nave perché il motore consumava troppo!!!) e allora, nel 1914, si decisero a fare come tutte le genti cristiane e responsabili di questo mondo e misero in sala macchine un bel motore Bolinder…un gioello di tecnica primo ‘900 che ancora oggi funziona ed è uno spettacolo vederlo e sentirlo girare. Io ho avuto la fortuna di ammirarlo in funzione, e vi dico che è davvero spettacolare. Attualmente, il motore Bolinder montato sulla Yavarì e il più antico al mondo che possa funzionare. I miei gruppetti ce li porto sempre. Quest’anno purtroppo, quando sono passato io un pistone era fuori uso, e, pertanto, non abbiamo potuto godere lo spettacolo della macchina di Chaplin… 

Oggi, la Yavarì è gestita da una Associazione (www.yavari.org) presieduta da una Signora, Meriel Larken, che comprò la nave nel 1987 con l’obbiettivo di restaurarla e di riportarla a navigare dopo decenni di incuria, salvandola quindi da una morte sicura. Alla fine, dopo quasi trent’anni di lavoro serio ed appassionato, portato avanti da donne e uomini di un equipaggio che sembra formato da eroi di una favola per bambini, la Yavarì ha navigato di nuovo, finalmente, nel 1999 per una sola volta e, proprio quest’anno, si pensa possa tornare a lavorare come una nave da crociera per non più di venti passeggeri, che alloggeranno in cabine tipo ‘900, e io li invidio davvero!!! Forza Yavarì!!!La sera, dopo questa bella visita, si va a vedere il tramonto sul mirador all’ultimo piano del nuovo Hotel di proprietà di una splendida famigliola di miei amici (lo chiameranno el Miralago…peruviani, brava gente!) dove si gode una vista impareggiabile del lago Titicaca incendiato dal rosso del tramonto. Poi, si scende per prendere un the alla casa del Corregidor, un piccolo palazzetto spagnolo del 500/600 riattrezzato a centro culturale che ospita spesso delle mostre fotografiche e dispone di una piccola caffetteria. Si visita la bella piazza con la cattedrale, si cena su Calle Lima, preferibilmente all’Apu Salkantay (Jr. Lima 82) , un ristorantino che fa pure la pizza a legna (!) Quest’anno, devo dire, ho trovato Puno piena di vita e con localini a iosa…la notte, si va in hotel, pure perché qui, a oltre 4000 mt slm, di sera fa un freddo che la metà basta!


HOTEL a PUNO


La scelta dovrebbe cadere sull'Hostal Helena, pulito, con camere molto grandi, sicuro e non molto freddo; ha l'acqua calda, il televisore ed il telefono. Ancora deve acquisire quella patina di “usato”, visto che funziona da 4 anni. Comunque il prezzo è di 15 usd a persona per una doppia e di 12 per una tripla, o quadrupla, ma se si rimane di più si hanno degli sconti. E' compresa la prima colazione, abbondante. Poi c'è l'Hostal Vyelena che è vicino al primo e offre servizi come il primo ma è più economico e meno accogliente, il costo è 9 usd per persona o camera, non ricordo. Un consiglio: a Puno non si deve alloggiare agli ultimi piani degli hostal perché non c’è abbastanza pressione per farci arrivare l’acqua corrente. Anche quest’anno ho chiesto di questo problema ai miei amici, e sembra proprio che non ci si possa fare nulla…quindi…camere ai piani bassi, oppure doccia fredda e pelle d’oca! Non sempre però. In più, quest’anno, ho notato e conosciuto l’Hotel El Lago, in Avenida El Sol n° 865. Ha una bella vista sul lago Titicaca…ma consideratelo una scelta di emergenza…se no riuscite a trovare accoglienza in un luogo che vi aggrada di più. A Puno mangiatevi del pesce, il pescado, è ottima la trota (la trucha), eccezionale il pejerrey, e il ishpi. Anche la carne è molto buona qui. Io ci ho mangiato dell’ottima alpaca e dei cuy (i porcellini d’india) deliziosi…

bottom of page