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Piccola Guida Responsabile del Perù

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ARRIVO A LIMA: La grande capitale (che prima non amavamo)

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50 mt. sul livello del Mare.
Dove Dormire – Dove Mangiare – City Tour, alla scoperta del centro storico e delle catacombe dei poveri nella Iglesia di S.Francisco

Il Primo giorno, ovviamente, arrivo a Lima! Rapidamente vi dico che Lima fu fondata all’incirca il 18 di Gennaio del 1535, dal povero Pizarro, che in quel periodo aveva scoperto la Valle del Rimac (il fiume che attraversa Lima).


Alcuni miei amici peruviani mi hanno anche detto che, probabilmente, il nome della città di Lima discende proprio dalla radice Rimac; in sostanza, dicono, a seguito della modifica della pronuncia del nome del fiume che rigava la valle, la città che vi crebbe attorno prese il nome di Lima, frutto della trasformazione fonetica della pronuncia del nome del fiume…bla bla bla…così me l’hanno detta e così ve la dico. Tuttavia, un suo fascino scientifico la storia ce l’ha! Importante pure il fatto che Lima, grazie all’architettura coloniale e repubblicana del suo centro storico, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Una riflessione…se la città unanimemente definita la piuù brutta del Perù e della via lattea, ha degli angoli e dei quartieri che hanno meritato di essere dichiarati patrimonio dell’umanità….figuratevi come è il resto di questo paese!!! Lo scoprirete piano piano. Comunque, considerato che buona parte degli aerei intercontinentali arriva a Lima nella fascia pomeridiana…è necessario, per almeno 1 o 2 notti, cercare una soluzione di pernottamento nella capitale.


Dove Dormire a Lima – Il CEPROF e alcuni piccoli Ostelli a Lima


Ogni anno, durante il mio soggiorno, mi affanno nel cercare un motivo per poter poi, al mio ritorno, dire ai tanti viaggiatori che mi chiedono consiglio… “ma noooo, dai, in fin dei conti vale la pena fermarsi a Lima almeno qualche giorno per…”. E lo cerco davvero, credetemi! Lo cerco fra i palazzi coloniali (pochi per la verità), fra i vecchi caffè o fra le vecchie chiese di Lima centro. Non ci sono mai riuscito davvero in maniera convincente!!!…Almeno fino a quest’anno! E infatti, un motivo serio e valido per fermarsi in questo cono d’ombra, c’é. Vale la pena fermarsi a Lima per andare a conoscere due donne meravigliose, ed essere da loro gradevolmente ospitati per qualche notte; vale la pena di rimanere a Lima per incontrare Daniela e Maruca. Una Italianissima e l’altra Perùvianissima! Le mie amiche Daniela e Maruca sono semplicemente due monumenti all’umanità e gestiscono una casa famiglia in un pueblo juven alla periferia sud di Lima; il pueblo di Lurin. Quella che io chiamo casa, in realtà, si chiama CEPROF, che significa Centro di Promozione Familiare; dentro questa sigla, apparentemente fredda, c’é un universo d’amore e passione. Daniela e Maruca aiutano e recuperano bambini e bambine in difficoltà, e lo fanno in un luogo dove “difficoltà” non significa non avere la cartella abbinata all’astuccio per andare a scuola, ma significa, nella maggior parte dei casi, un vissuto di violenza e desolazione, anche in tenerissima età. E sapete qual è la cosa che mi ha colpito di più, in questo spicchio di Lima? È che varcato il cancello della casa di Daniela e Maruca, entrati nel loro bel giardino, non c’è dipinto sul volto di nessuno il segno della tristezza o del rancore verso un mondo che, invece, è stato decisamente ingrato. Non c’è neanche l’odore, o l’ombra, di quella desolazione che, invece, come un mantello invisibile ma pesantissimo copre tutto quello che vive fuori dalle mura del CEPROF e che, per la mezz’oretta di macchina che è necessaria per raggiungerlo, avvolge anche l’anima di chiunque capisca l’importanza ed il senso di venire fin quaggiù per dormire anche solo una o due notti. Al CEPROF regnano i gridolini e le risate dei bambini, l’odore del caffè, i libri di scuola scarabocchiati e i versi del pappagallo che saluta tutti non appena varcata la soglia. La casa ospita viaggiatori e turisti responsabili, in maniera eccellente e comodissima, all’interno di camere pulite ricavate in un edificio spazioso disposto su due piani, prevalentemente provenienti dall’Italia. Le stanze hanno tutte il bagno e l’acqua calda. Alcune, per la verità, hanno un bagno in comune, ma la soluzione che è stata adottata per preservare la “privacy”, che a ognuno piace, in “certi momenti” è davvero originale: ogni bagno comune si trova collocato fra due camere ed ha due porte che si aprono su di esso; così, quando si entra in bagno dalla propria camera, basta chiudere dall’interno quella dell’altra abitazione… et voilà, la vostra pipì non sopporterà brusche ed estranee interruzioni!!! Essere ospiti qui è possibile ad un costo inferiore di quello di un buon ostello di Lima, ovvero circa 15 dollari a persona compresa la colazione, e i pasti; ma questo posto offre ben di più di un ostello o di un albergo. Anzi, offre di più anche rispetto al migliore degli alberghi! Al CEPROF, infatti, ognuno è nella propria casa, insieme a due amiche ospitali, (che fra l’altro cucinano come angeli) ed a viaggiatori che diventeranno amici (o anche di più!) dopo qualche minuto. Al CEPROF è normale, magari dopo una chiacchierata, trovarsi ad avere la voglia di aiutare in cucina a pelare patate o a fare il caffé. Funziona così, è un posto “vero” che rende tutti un pochino più veri. Le stanze sono singole, doppie, triple e quadruple e perfino per sei o sette persone. Insomma, che voi siate viaggiatori indipendenti o facciate parte di un gruppo, Daniela e Maruca vi ospiteranno nel migliore dei modi. Arrivare non è semplicissimo, ma il centro dispone di un servizio di ricezione all’aeroporto che costa solo due umili dollaretti. In sostanza, basta chiederlo e una macchina, o un pullmino a seconda delle esigenze, vi verrà a prendere all’aeroporto e vi porterà fino alla Tablada de Lurin. Il CEPROF si trova a Sud di Lima e, quindi, se avete intenzione, come ce l’hanno in molti, di proseguire per Pisco e le Islas Ballestas, sarete già sulla buona rotta. Basta attraversare 5 minuti di partite a pallone per le strade polverose delle vie del pueblo, e ci si trova già sulla Panamericana sud, che vi condurrà, dritti dritti, verso le vostre foche e verso i vostri pinguini della penisola di Paracs. Inoltre, questa sistemazione si trova vicinissimo al sito archeologico di PACHACAMAC. Questo è un grande complesso cerimoniale che al momento della conquista era il più grande del paese. Oggi non è ben conservato ed na parte è chiusa al turismo. Risale, pare, al Secolo IV. Questo sito lo potrete visitare sempre partendo dal Ceprof, insieme a Nolberto, un competentissimo Choffer del Centro che sarà felicissimo di accompagnarvi, ad un prezzo assolutamente inferiore a qualsiasi guida turistica. Credetemi, se siete viaggiatori, e non vacanzieri, questa è una delle poche soluzioni che mi sento di consigliarvi senza riserve…e con il sorriso nel cuore. In fin dei conti, poi, visto che mi sto sbattendo così tanto per voi, dovete pure starmi a sentire, cavolo!!! Un'altra buona scelta, ma dal profumo diverso, è sicuramente l'HOSTAL PORTA. Il Porta si trova a 5 quadras (15 min a piedi) dalla piazza del Municipio di Miraflores, ed ha un ambiente informale, allegro e sicuramente prepara al Perù meglio di qualsiasi altro albergone a 4 stelle che i mercanti del turismo sono soliti propinare ai viaggiatori che scendono a Lima. E' un posto sicuro, le stanze sono accoglienti e pulite, è disposto su più piani che si sviluppano attorno ad una zona centrale aperta sulla quale danno le finestre luminose. Molte stanze hanno l'arredamento diverso dalle altre e lo stile è prevalentemente spagnoleggiante e coloniale. Parquet rustico (madera lo chiamano da queste parti) per terra, mura bianche e mobili antichi con specchiere affascinanti; e poi acqua calda, tv a colori via cavo, telefono e bagno privato. Il Prezzo è di 25/30 usd (colazione compresa) per camera doppia. La colazione è inclusa, ma se si vuole si può anche non prenderla e, ovviamente, non pagarla. Considerando che si è a Lima li vale tutti. La mia scelta, fatta eccezione per il CEPROF, ricadrebbe sicuramente su quest'ultimo. Poi c’è l’HOTEL DE VILLE, che si trova in Jr Chiclayo 533 (quando davanti ad un indirizzo trovate scritto “jr”, questo significa “Jiron”, che vuol dire qualche cosa tipo strada o via, ed è l’equivalente di Calle, su per giù. In realtà una fra Jiron, Calle, ed Avenida una differenza c’è, ma credo che non ve ne freghi nulla di starla a sentire e a me adesso non va di spiegarla). Qui c’é una conduzione semplice e tranquilla. L’hotel ha una sistemazione su tre piani con pochissime stanze, 10 o 12, fra doppie, triple e quadruple a richiesta. Si pagano 23 USD per dormire da soli, 30 in due e 39 in tre. Siamo a Lima, quindi animo e portafoglio. La colazione però è compresa. Se siete bravi riuscite pure ad usare internet……“aggratis”. A me non hanno mai chiesto soldi per controllare la posta. E fra l’altro mi sembra una cosa sensata visto che in genere, in qualsiasi internet cafè si paga un Sol all’ora….a questo punto è meglio dare il servizio gratis!!!


MUSEI e CHIESE a Lima


Il Museo de Oro, Il Museo De la Nacion. La Iglesia di S.Francisco e le sue misteriose Catacombe. I Palazzi Storici.


Se si è arrivati in città di mattina, dopo un breve riposo, si può andare a visitare il MUSEO DE ORO DEL PERU Y ARMAS DEL MUNDO (Alonso de Molina 1100, Moterrico, aperto dalle 11.35 am alle 5 pm…se ci andate prima che apre trovate uno spigolo bello acuminato e iniziate a dare belle testate allo stesso perché tutto intorno non c’è proprio un bellissimo niente). Alcune parole su questa singolare esposizione. Da circa tre anni in Perù si discute se per oltre venti anni, il Signor Miguel Mujica Gallo, proprietario dell’esposizione privata, abbia preso per il culo, o meno, almeno la metà di tutti i turisti che sono scesi a Lima, visto che per molti anni il Museo privato di proprietà della sua famiglia è stato uno dei più visitati del Perù. In sostanza, alla fine del 2002 è iniziato un processo in cui il museo era accusato di aver esposto per anni riproduzioni e patacconi, ben fatti ma comunque patacconi! Dopo circa due anni, e quindi quest’anno, la “singolare” giustizia Perùviana ha deciso che è impossibile decidere se i pezzi sono veri o falsi (!). Resta il fatto che il Museo è sempre pieno e che io, pure quest’anno, ci sono stato e fa davvero il suo porco effetto anche se il suo patrimonio (oggetti d’oro, di metallo, utensili di tutti i giorni ed abbigliamento di tutte le civiltà preincaiche ed incaiche) è sistemato orrendamente!!! Il Museo dell’Oro possiede infatti la maggior ed importante collezione privata di oggetti (piú di 15,000) e gioielli d’arte precolombiana. Prevalgono gli oggetti d’oro, argento e pietre preziose, riuniti durante molti anni dal suo proprietario. Soprattutto, è utile per capire e vedere che in Perù, non sono esistiti solamente gli Incas, ma che la storia di questo paese è costellata di esperienze e civiltà che hanno un significato profondo ed interessante almeno quanto quella degli Incas (anzi, per me molto superiore). Attualmente, forse ci saranno dai prossimi mesi, non ci sono guide che parlano Italiano, ma con circa 6 usd si riesce a prenderne una che si sforza di parlare un castillanno comprensibile per tutti. Il giro dura un ora e comprende anche la visita al padiglione del Museo de Armas, la più grande raccolta privata di armi di tutto il Perù, e di tutto il mondo, anch’essa di proprietà del cacciatore folle. Vale la pena prendere la guida, al contrario, si vede solo un grande, sbrilluccicante e disorientante ammasso di oggetti. Ascoltatemi, spendete sti sei dollari in più e godetevi un bel giro guidato. L'ingresso per i due musei è di 8 usd e, a mio parere li vale; il posto è affascinante, si trova dentro la villa privata della famiglia proprietaria della collezione. Quest’anno è stata aperta anche un’altra ala della casa (il museo è in una bellissima villa con giardino) dove sono esposti i trofei di caccia del Padrone…questa, invece, fa un effetto porco, visto che a meno di non essere maniaci sparauccelli non c’è davvero niente di bello, solo teste di, quasi, tutte le specie terrestri e qualche bizarro oggetto ricavato dalle parti più disparate degli animali. Ecco, forse se siete curiosi di vedere come si fa a ricavare uno sgabello da una zampa di elefante o una sedia da una testa di un cervo, troverete gradevole una esposizione che io; invece, ho trovato di un Kitch al limite dell’imbarazzo. Tuttavia, al Museo de Oro Ci si arriva in tassì con meno di 4 dollari, si trova, infatti, un po’ fuori dal centro. Una dritta…appena usciti dal museo de Oro, fate una capatina da Don Mamino…una panetteria che sta a 5 minuti a piedi dall’ingresso della villa museo, e precisamente in via (avenida) Los Conquistadores 790 – S.Isidro (che è il quartiere dove vi trovate se siete andati al museo. C’è davvero da divertirsi in questa "panettepasticcepizzerialimentari”…e poi se è ora di pranzo!!! È una catena, in realtà, credo ce ne siano altre, almeno due, a Lima, e questa è frequentata da personale delle ambasciate che stanno tutte loi attorno al museo, nel quartiere. Altro museo da vedere è il MUSEO DE ARTE ITALIANO (da non confondere con il vicino Museo de Arte, paseo colon 125, da giovedì a martedì), che si trova al Paseo de La Repubblica 250, anch'esso abbastanza interessante ma non come i primi due. Da non perdere assolutamente, invece, è il MUSEO DE LA NACION che si trova Javier Prado Este 2466. Qui, apprezzerete senza spendere molto, circa 2€, una delle maggiori esposizioni dei repeti di quasi tutte le civiltà che hanno abitato il Perù. E’ una visita che prepara bene alla comprensione di quanto si vedrà nei giorni a seguire. Se poi siete un pochino macabri e amanti della storia come me, allora non perdete il Museo de La Inquisicion, in Jiron Junin 548, ad ingresso libero. Almeno a me non hanno chiesto danaro! Poi ste cose non si capiscono mai fino in fondo. Le visite sono guidate ed in Spagnolo…suerte! A me ha hanno colpito molto anche i racconti di viaggiatori che hanno visitato il MUSEO DE LA CULTURA PERÙANA, piccolino ma interessante, raccoglie esempi di artigianato popolare e quotidiano. Si trova a Lima Centro, in Av. Ugarte 630. Una visita sicuramente alternativa, come piacciono a me! Vale la pena, poi, di visitare almeno due chiese di Lima Centro. Ve lo dico, perché si trovano proprio vicino alla Plaza de Armas e possono facilmente incluse in una sorta di City Tour fai da te, che sicuramente non sarebbe molto diverso da quello che vi farebbe fare una qualsiasi agenzia limena.


Si tratta della IGLESIA DI S.FRANCISCO E DELLA IGLESIA DI. S.DOMINGO. La prima, ovviamente costruita dai francescani, attorno agli inizi del XVII secolo e poi distrutta da qualche terremoto qual e là, si trova proprio dietro, qualche minuto a piedi, alla Plaza de Armas, precisamente all’angolo fra Lampa e Ancash (3^ quadra), ed è interessante soprattutto per le sue impressionanti catacombe dove riposano, magri magri, oltre settantamila poveri, in tutti i sensi, scheletri fra uomini, donne e bambini. Si tratta di cunicoli bui, freddi ed umidi (che novità! sono cunicoli!) e come se non bastasse pieni pieni di ossa, teschi, e scheletri di decine di migliaia di persone del popolo di Lima, sepolte in questo luogo da centinaia di anni. In alcuni pozzi, si possono osservare anche delle strane disposizioni quasi ornamentali fatte con le ossa…è un pochino macabro, ma sicuramente particolare e un oretta ce la potete spendere. C’è anche una biblioteca che viene definita la più ricca e preziosa di tutto il sud america in quanto a libri antichi……non sono un esperto, ma probabilmente, mandando in giro ‘sta storia, qualcuno ha esagerato! Poi c’è la Iglesia di S.Domingo, (Camanà, 170) meno interessante della prima, ma è bello il suo patio, il suo giardino e i colori delle belle volte dei corridoi. Fu edificata dal Dominicano Vincente Valverde, su un pezzo di terra che gli venne regalato da quel simpaticone di Pizarro (almeno faceva qualche regalo a qualcuno).Invece, mi ha stupito positivamente la Cattedrale di Lima, che si trova ovviamente in Plaza de Armas. Nonostante sia stata recentemente distrutta da un fortissimo terremoto, e quindi si presenta interamente ricostruita, ha davvero degli aspetti assolutamente particolari. Avvicinatevi, per esempio, ad una delle enormi colonne centrali…bussateci sopra con le nocche…toc toc!….scoprirete con grande stupore che sono di legno….esatto! sono proprio di legno….la trovata è dovuta ai terremoti, purtroppo frequenti in questa zona. In questa maniera, infatti, le forze sismiche causerebbero meno danni e con molta probabilità, vista la loro leggerezza e vista la elasticità di questo tipo di costruzioni, non crollerebbero. La cosa sicuramente più interessante, all’interno della Catedral, è la tomba del conquistatore Francisco Pizarro…si può vedere la cassa che contiene il suo corpo…e la cassetta che contiene la sua testa!…che infatti venne trovata staccata dal corpo. Insomma, non è che ve la devo raccontare io la Cattedrale, andatevela a vedere e rimarrete piacevolmente sorpresi…sempre che la troviate aperta, visto che siamo in Perù, non lo dimenticate! Si paga una sciocchezza per entrare e poi si lascia una mancia ad uno degli studenti universitari che, con passione e piglio ammirabile, elargiscono accurate ed esaustive spiegazioni.


Le Casonas di Lima. Come vi dicevo prima, vi sono alcuni gioiellini architettonici sparsi disordinatamente dentro il cuore di Lima, costruzioni che potrebbero essere paragonate, nel contesto della desolazione limena, a fiori di campo ostinati e caparbi sopravvissuti ad un incendio culturale e sociale. Vale la pena visitarne alcune. Rapidamente ve le indico per non sentirmi dire poi che sono un anti-lima…allora: C’è il Palacio de Osambleo, del 1807, che si trova in Conde de Superunda 261, e che era di un riccastro commerciante, tale Martin de Osamblea, ed è una bella rappresentazione dello stile neoclassico…(almeno così dicono le guide spagnole!!!)…poi c’è la Casa Museo Miguel Grau, Huncavelica 172, che fu abitata, guarda un po’, da tale Miguel Grau, eroe della guerra del Pacifico (contro il Cile…non si stanno simpatici ‘sti due popoli qua..) e che ora è un museo dedicato all’eroe nazionale. Seguendo c’è la Casa de Allaga in Jr. de La Union 224, che era l’abitazione del Conquistador Jeronimo de Allaga, che come tanti palazzi della conquista fu costruita sopra il cosiddetto “adoratorio de la curaca Taulichusco” (il Taulichusco era la autorità principale del valle del Rímac, quindi ricorre la deprecabile usanza dei simpatici conquistadores di voler annientare, anche fisicamente, le radici culturali del popolo peruano)…Poi ancora c’è il Palacio de Torre Agle, del secolo XVI, che vanta i migliori balconi di tutta la città e si trova in Ucayali alla 3^ quadra, e infine posso segnalarvi la Casa de Pilatos, in Ancash 290, che una delle più antiche della città, ed ha delle belle colonne di pietra ed una grande scalera monumentale di fronte alla porta.


Il Caffè Italiano. La passeggiata al Cerro S. CristobalSe volete gettare un occhiata a Lima dall’alto, fatevi accompagnare da un tassista sulla collina il CERRO di S.CRISTOBAL. Qui, in cima al cerro, la terra è trafitta da una grandissima croce bianca che si vede da tutta Lima. La salita sino in cima è davvero interessante e passa attraverso un quartiere arrampicato alle pareti della montagna a delle pendenze imbarazzanti. In cima, se il cielo è sufficientemente terso (cioè quasi mai) si può vedere la infinita distesa di case della città che si allontanano fino a settanta kilometri di distanza, in ogni direzione, a perdita d’occhio. E’ impressionante. Lima è davvero sconfinata, una sorta di grigio perpetuo. Andateci, magari, al tramonto, quando si accendono le luci…ma se c’è foschia, evitate di andare, oltre a non vedere niente rischiate di frullare giù per la strada, che non è bello.


MANGIARE A LIMA


E questo è il secondo motivo per il quale vale la pena di spendere una mezza giornata in questa città; ed il posto assolutamente da non perdere per mangiare a Lima, è il ristorante “LA TRATTORIA” ( si trova in: Manuel Bonilla 106 – Miraflores – Lima 18) del simpaticissimo Ugo Plevisani e della sua splendida moglie Sandra. Vedete, io non sono uno di quelli che in qualsiasi parte del mondo si aggira mendicante alla ricerca del “ristorante italiano” perché altrimenti va in crisi d’astinenza da spaghetto al dente, anzi; di solito fuggo dai ristoranti italiani all’estero…nella maggior parte dei casi, infatti, alla porta trovi uno che si chiama Heinz o Akmed o Carlos, proprietario dello sciagurato locale, e che aveva un nonno che durante la prima guerra mondiale vide il confine italiano da un treno o da una mongolfiera sgonfia e che poi, sul treno o sulla mongolfiera, ha detto a qualche donna sventurata (poi rimasta incinta) di essere italiano e…come spesso accade, se l’è portata a letto! allora questo comincia e ti dice di provare i suoi “spaghetti carbonari” o “lasagni melinzani” che sono propi bbuoni… tristezza! La Trattoria di Ugo Plevisani, invece, è la dimostrazione del fatto che anche a tredicimila km da casa, in Perù, si può mangiare una cucina italiana impeccabile e sognante senza spendere l’equivalente della somma necessaria per la costruzione della basilica di S.Pietro! Soprattutto “La Trattoria” dimostra che in un settore dove spesso regnano i pataccari esiste, invece, un vero ristorante italiano, gestito da un trasteverino simpatico che c’ha ancora l’accento romano e che va pure in cucina a controllare se la pasta è al dente o meno…sennò: cazziatone al cuoco!!!…forse non ci crederete ma, dopo due pranzi fatti insieme ad alcuni amici, abbiamo ufficialmente decretato che il ristorante dove abbiamo mangiato la migliore carbonara, la migliore amatriciana, i migliori spaghetti cacio e pepe e dei tagliolini ai funghi che dimostrano in maniera inconfutabile l’esistenza di Dio, si trova (purtroppo, visto che non è proprio a cinque minuti da casa) a Lima; ed è “La Trattoria” di Ugo Plevisani. Il motivo è semplice, il padrone di questo posto sa evidentemente fare il suo mestiere. C’è stata, in giro, gente che ha saputo fare, e sa fare, il suo mestiere; ad esempio, Curchill sapeva fare lo statista, Chaplin sapeva fare l’attore, Berlusconi è un ottimo clown… e Ugo Plevisani sa fare divinamente il ristoratore!!! Il risultato è un locale gradevolmente ed elegantemente informale, che profuma di buono, dove vedersi servita, appena seduti, una focaccia bianca sfornata un minuto prima con su del buon olio d’oliva vero è un piacere per gli occhi e per lo stomaco. Insomma, con 10/12 dollari vi alzate dal tavolo moderatamente soddisfatti da un buon primo contorno e caffè (vero, Illy!) e con 20/25 dollari sarete commossi di piacere cercherete il padrone del ristorante per stringergli la mano. Se poi proverete i dolci della moglie Sandra, allora aspetterete che il padrone del ristorante esca per provare a rubargliela, la moglie. Detto questo, spero che la prossima volta, con tutta questa sviolinata, un bel pranzo me lo sono meritato aggratis!!! Un grazie a Ugo che ha tirato su il morale della mia improbabile truppa di viaggio. Ah, un ultima cosa, la pasta la fanno loro, a mano. Non è uno scherzo. Provare per credere! A Lima, comunque, ci sono ristoranti di livello internazionale a buon prezzo. Si mangia del pesce ottimo, dovete assolutamente provare il famoso cheviche mixto o comunque un qualsiasi tipo di ceviche….si tratta di pesce freschissimo, crudo e macerato nel lime, quel fortissimo limoncino giallo verde che dovrete imparare ad apprezzare in Perù, perché insieme al famigerato “culantro” (il nostro coriandolo) lo infilano dappertutto!!! Il ceviche è splendido. Dai, vi dico pure qualche cosa sulla cucina regionale Limena…allora, diciamo che dovreste provare almeno uno di questi piatti: gli Anticuchos: dei meravigliosi spiedini (brochetas) tradizionalmente fatti di pezzi di cuore e carne di manzo che poi, spesso, si trovano misti a pezzi di patate alla brace o pezzi di “choclo” cioè del buonissimo mais peruviano, lesso. Quest'anno ne ho mangiati di eccezionali a 5 soles il paio, esattamente dietro il palazzo del governo, alla fine del Malecon sul Fiume Rimac, verso il tunnel...se andate provateci...ma andate di giorno...non è proprio una bellissima zona di notte! Poi c’è ovviamente il CEVICHE, di cui vi parlavo prima, piatto prelibato di pesce semicotto nel lime e condito con pezzi di mais, o camoti (eccezionale…mi sta venendo la bavetta e sto periodo sto pure a dieta…mannaggia!) Poi a me piace da pazzi il Lomo Saltado, che è una sorta di straccetti di carne di manzo saltati con cipolla e pomodoro (pesantissimissimo). Il Carapulcra (che nome strano) fatto di patate secche e carne…e poi l’Aji de Gallina, che è un pollo alla salsa cremosa fatto con carne di gallina, latte, aji, che è un peperoncino piccante (issimo) e noci…oddio…svengo! Come dolce provate assolutamente la Mazamorra Morada, i Picarones, e i Suspiri a la Limena. Il primo è un budino di mais nero, fatto con la cannella, il clavo, zucchero e poi mischiato a altre robe strane, i picarones sono invece una specie di ciambellone di farina di camote (un tubero) fritte e coperte di miele di canchaca (sto sbavando…aiuto)…e i suspiri che sono dei dolcetti fatti di latte, uova, zucchero e oporto.


Oddio, non ce la faccio più…voglio ripartire!

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