CUSCO-LARES: Verso il nostro primo trekking
Inizio del Trekking
Il primo giorno del Trekking prevede il trasferimento in pullman privato dalla Plazas de Armas di Cusco sino al luogo di inizio camminata. Durante il tragitto ci si ferma per ammirare qualche paesaggio del Valle Sagrado che, tuttavia, non può definirsi neanche un assaggio di quello che i vostri occhi vedranno e divoreranno nei giorni successivi. Scattata qualche foto, ci si riferma per fare una veloce colazione, al sacco, e poi ci si dirige verso il luogo di inizio della prima “passeggiata di due ore” fino al paesino di Lares, che, comunque, si trova a quasi 3.000 mt s.l.m.. Il paesino non offre nulla di particolare, e la camminata tanto meno, ma serve, a dire degli esperti, per abituare i muscoli a quello che succederà il giorno dopo…
Arrivati a Lares si gira un po’ per il paesino e poi ci si dirige direttamente verso il primo accampamento.
Le tende vengono piantate immediatamente a ridosso di una sorgente termale nella quale, ovviamente, tutti si buttano per fare un bagno ristoratore, e, altrettanto ovviamente, tutti poi riescono perché l’acqua ti accoglie con una temperatura di oltre 50 gradi! L’acqua, in realtà, è marrone, ma è un dettaglio. Dopo il bagnetto, con la pressione uguale a quella di un gommone sgonfio lasciato sette giorni al sole, ci si ritira nelle tende, è già notte, e si sta tutti a parlare dei giorni che si andranno ad affrontare. L’atmosfera, almeno per quello che ho avuto modo di sperimentare io, è piacevole. Ci sono ovviamente persone provenienti da tutto il mondo (noi, durante il mio primo viaggio, eravamo 14) e si imparano un sacco di cose. In più, durante questi momenti, la guida approfitta per iniziare la spiegazione del sito archeologico di Machu Picchu in maniera tale, dice lui, di non dover lottare contro l’inevitabile distrazione che coglie tutti quando ci si trova di fronte a quella meraviglia della natura che è la cittadella sacra. Dopo il break a suon di thé, mate, porridge e una valagna di pop corn (!) passano un paio di ore…… e si fa la cena. Quello che davvero non manca in questa escursione è il cibo. Si mangia tre quattro volte al giorno, e sempre bene, in maniera abbondante. Il gruppo è assistito da 4/5 portatori (in relazione ovviamente anche al numero dei partecipanti) da un dottore, una decina fra muli e cavalli, un cuoco e i suoi assistenti e, ovviamente, la guida. Dopo aver trascorso un paio d’ore in un barrettino che vende praticamente nulla, ed è pure al buio, si finisce la serata a chiacchierare ed a fare a gara a chi è più stanco e a chi ha lo zaino più pesante, poi si va a dormire e ci si sveglia all’alba per cominciare a salire.