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Scoperti a Nasca 168 nuovi geoglifi

Aggiornamento: 24 set 2023

Importanti novità dall'altopiano desertico di Nasca. Un gruppo di ricercatori dell'Università giapponese di Yamagata con la collaborazione dell'archeologo peruviano Jorge Olano, responsabile del progetto Nazca Lines, ha scoperto ben 168 nuovi geoglifi.

(Yamagawa University via Facebook)


La scoperta è stata possibile a grazie delle ricerche avvenute nel periodo compreso tra il giugno 2019 e il febbraio 2020 grazie all'utilizzo di nuove tecnologie come i droni.


I geoglifi scoperti hanno una misura che vai dai 2 ai 6 metri e possono anche essere visti stando a terra e rappresentano essere umani, felini, orche, serpenti, uccelli, lama e alpaca.

(Yamagawa University via Facebook)



UNA CONTINUA SCOPERTA

I geoglifi furono realizzati dalla civiltà Nasca fra il 300 a. C. e il 500 d.C. rimuovendo le pietre più scure dal terreno creando un contrasto bianco visibile da una distanza notevole. Erano note già nel 1500 ma solo nel '900 sono state riscoperte grazie alla possibilità di potere sorvolare l'area. Secondo alcuni scienziati soltanto il 5% dei geoglifi presenti nell'area è stato portato alla luce.


Tra il 2004 e il 2018 vicino a Nazca sono state scoperte 190 geoglifi e nel 2020 uno dei geoglifi portati alla luce raffigurava un gatto. Questo lascito della popolazione Nasca dal 1994 è diventato patrimonio dell'Umanità UNESCO.




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