Resta alta l'attenzione di Diario Latino verso la conservazione e la riqualificazione dei siti archeologici del Perù. Dopo aver scritto di Kuelap e di Machu Picchu, ora Marcahuamachuco. Un impressionante sito archeologico del nord del Perù che potrebbe diventare nuovo fulcro di interesse culturale e turistico, affiancandosi proprio a Machu Picchu. Il sito archeologico di Marcahuamachuco risale al periodo pre-Inca e Huari e si espande per quasi 5 chilometri quadrati, affacciandosi su un altopiano delle Ande a oltre 3.700 metri sul livello del mare. Poco si sa di questo ampio ed imponente sito, non incluso nei percorsi turistici, e chiamato dai peruviani "chucos". Le mura ancora rimaste sono alte una quindicina di metri e cingono abitazioni e un centro cerimoniale, disposti attorno ad una piazza rettangolare. Ritrovata anche una necropoli. Analizzandone le costruzioni, i materiali e il posizionamento, gli archeologi ne hanno datato la costruzione tra il 300 e il 700 a.C., ma i dubbi restano. Come dubbia è la provenienza del popolo che vi abitava. Da qualche tempo la fondazione internazionale Global Heritage Fund sta lavorando con il governo peruviano per avviare i lavori di conservazione e farne una delle maggiori attrazioni turistiche del Perù. Un sito di grande ampiezza, Marcahuamachuco, costruito per impressionare, ma per molto tempo dimenticato. Il pessimo stato della strada d'accesso, anche a causa di eventi atmosferici come le forti piogge che vi abbattono nella zona, ne è la prova. A denunciarlo sono i locali abitanti del dipartimento de La Liberdad e gli studiosi ed archeologi che si recano al sito. Sembra che il sito sia in lista per divenire patrimonio dell'umanità Unesco. Ciò permetterebbe di reperire i fondi necessari alla sua riqualificazione, inserimento nel percorsi turistici ed all'apertura al pubblico, anche internazionale. Con l'auspicio che le nebbie del tempo e dell'oblio non finiscano per inghiottirlo. Conteuto tratto da DIARIO LATINO - http://alexgiaco.blogspot.it/#uds-search-results
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